
LE VOSTRE DOMANDE SUL CIOCCOLATO AL LATTE
Spesso ci fate delle domande: ecco le risposte di Simone Sabaini, fondatore di Sabadì

Esiste il Cioccolato di Modica al latte?

Il latte non è mai stato utilizzato tradizionalmente nel Cioccolato di Modica e non è un ingrediente contemplato nel disciplinare del Cioccolato di Modica IGP pertanto nessun
cioccolato al latte può essere chiamato "di Modica".
Sabadì fu il primo a realizzare una linea di cioccolati al latte lavorati a freddo, ad altissime percentuali cacao, utilizzando latte di alpeggio. Il risultato è un cioccolato al latte diverso, biologico, molto meno dolce, dove si sente la qualità del cacao utilizzato. Un Cioccolato goloso, che piace anche ai puristi del cioccolato a cui normalmente non piace il cioccolato al latte.
Cosa significa Cioccolato al latte lavorato a freddo?

Normalmente nella lavorazione del cioccolato al latte le temperature raggiungono anche 80/90 gradi centigradi, spesso per alcuni giorni. A queste temperature avviene la denaturazione delle proteine del latte e un decadimento di gusto e proprietà nutrizionali.
Sabadì lavora il cioccolato al latte ad una temperatura non superiore ai 45 gradi, il risultato è un cioccolato che mantiene le proprietà aromatiche del cacao (in alta percentuale), del latte e degli zuccheri integrali utilizzati.
Nel Cioccolato al latte si utilizza latte in polvere?

Si, nel cioccolato al latte è necessario utilizzare il latte in polvere se si vuole la certezza di un prodotto sicuro, buono e stabile nel tempo. Sabadì ha scelto di utilizzare un latte biologico di alpeggio italiano disidratato.
