Da qualche giorno potete trovare il cioccolato di Modica Sabadì e i napolitains con agrumi ed erbe spontanee nelle avancasse di buona parte dei punti ristorazione delle Librerie Feltrinelli e nei ristoranti dell’ Antica Focacceria San Francesco.
Siamo particolarmente soddisfatti della collaborazione avviata in un progetto di ristorazione di altissimo livello inserito all’interno delle Librerie del Gruppo Feltrinelli e dei ristoranti del simbolo dello street food della cucina tradizionale Siciliana.
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Alcune informazioni sul progetto di ristorazione di Feltrinelli e Antica Focacceria San Francesco
(fonte: www.lafeltrinelli.it)
Librerie Feltrinelli esordisce nella ristorazione. E lo fa in maniera qualificata, grazie alla partership con Antica Focacceria San Francesco, attiva in Palermo dal 1834.
L’accordo prevede che Antica Focacceria acquisisca la gestione dei caffè e bistrot già attivi in numerose Feltrinelli (è già successo a Milano, a Roma, a Napoli, a Pescara), e apra nuovi bistrot in altri punti vendita Feltrinelli, di nuova apertura o parzialmente riconvertiti allo scopo, senza ovviamente che ne abbia a soffrire la ricchezza e profondità della proposta libraria.
I nuovi bistrot Feltrinelli / Antica Foccacceria San Francesco esordiscono in questi giorni con l’apertura di uno spazio ristorativo presso la Feltrinelli Libri e Musica di via Etnea, a Catania, e con l’inaugurazione della Feltrinelli di Verona. Nei primi mesi del 2012 seguiranno aperture a Milano, Roma, Parma. La collaborazione tra le due società prevede inoltre, già nel corso del 2012, l’apertura di ristoranti veri e propri a insegna Antica Focacceria, in numerose città italiane, sull’esempio del locale di via San Paolo a Milano.
A differenza della “casa madre” palermitana i menù dei bistrot che vanno aprendo in Feltrinelli non avranno una connotazione siciliana, ma reinterpreteranno la grande tradizione enogastronomica italiana sapienza e spirito innovativo. La sfida era complessa: dare vita a una proposta ristorativa che risultasse rispettosa interprete della tradizione e insieme capace di suscitare curiosità e scoperta, che potesse funzionare, con un’unica proposta di menù, nella forzata velocità del mezzogiorno – tranquilli, niente fast food: una millenaria mediterraneità aveva già elaborato la nobile linea che unisce tapas e finger food – come nella più rilassata attitudine della “cena fuori”, che riuscisse unica e artigianale e al contempo potesse essere riprodotta e replicata nei tanti bistrot che andranno man mano aprendo. La sfida è stata raccolta da Davide Castoldi, executive chef di recentissima acquisizione, che ha accumulato una notevole esperienza e qualche stella Michelin in ristoranti e grandi alberghi in Italia e in giro per il mondo. Tra i locali che lo hanno visto all’opera, vorremmo citare almeno il milanese Joia, unico stellato Michelin vegetariano in Europa, e i recenti Nhow Hotel di Milano e il Lefay Resort and Spa di Gargnano (5 stelle), sul Lago di Garda.
Davide Castoldi ha lavorato a un menù che potrà vivere in forma di piccoli assaggi e sfizi per aperitivi o pranzi a ore “non canoniche”, e riproporsi come più impegnativo piatto per i pranzi principali. E quindi, sempre con grande attenzione all’eccellenza delle materie prime, il menù si articola in differenti capitoli, che seguono le fasi della giornata, dalla prima colazione alla cena: “Drink” (Caffetteria, Bevande, Frutta da bere, Cocktail e aperitivi, ecc.), “Eat” (Paninetti al latte, Croissant salati, Filoncini ecc., Sfizi creativi, Dolcetti da forno, Dolci tentazioni), “Dalla cucina” (Pranzo, Cena, Per i più piccoli).
Il parallelismo tra “tapas” e piatti veri e propri riguarda le voci che compongono gli Sfizi creativi e i piatti presenti nel capitolo Dalla cucina: le proposte sono le stesse, cambiano le dimensioni delle porzioni e la presentazione. Inizialmente saranno presenti una dozzina di proposte, che saranno però arricchite e cambiate periodicamente da altre specialità appositamente create per il bistrot Feltrinelli dallo chef. Di questi piatti varrà citarne almeno un paio: dai “Petali di carne salada trentina con sedano rapa al pompelmo rosa con bruschettina al rafano” alle “Alette di pollo leggermente piccanti con salsa al gorgonzola lodigiano” o alle “Panelle con gamberi e yogurt al sale aromatico”. Resta da segnalare l’attenzione ai più piccoli, con un menù dedicato anche nei nomi dei piatti.
Vi abbiamo scoperto cosi’!
Siete anche al caffe’ della libreria Lovat di Trieste! Una buonissima scoperta!
Mi fa molto piacere Giovanna! Ti ringrazio.
Simone